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Crisanti: la maggior parte dei morti sono vaccinati. Ora che facciamo?
Oggi il buon dottor Andrea Crisanti, microbiologo di grido e una delle virostar più in voga, si sta convertendo sulla via di Damasco. Ora è andato in televisione, dalla Merlino a l’Aria che Tira, ha detto una serie di osservazioni che moltissimi italiani, benché privi di laurea, avevano già notato. Sentiamolo:
Riassumiamo:
- covid non è finito, ma si avvia a finire e vedremo presto un calo delle vittime;
- ormai non siamo più in una “Pandemia”, ma in una “Endemia”, cioè la malattia è fra noi, ci resterà, speriamo che con il tempo si ammorbidisca pure, come ha fatto con Omicron, ma comunque non hanno più senso misure di emergenza;
- su 400 morti al giorno solo 20 sono non vaccinati…
Come? Crisanti ci dice oggi il contrario esatto di quello che diceva ieri? Come può succedere! Una conversione statistica sulla via di Damasco! Peccato che i numeri siano giusti per cui:
- non c’è una pandemia dei non vaccinati, ma un’epidemia che è molto diffusa e con una bassa mortalità, al presente.
- quindi bisogna migliorare le cure, ma è inutile pensare di fermare tutto con il vaccino, perché, allo stato attuale, non sembra esserci una differenza significativa di mortalità fra vaccinati e non.
A questo punto si rivela la vera, intima, natura delle ultime misure del ministro Speranza: la loro ragione è puramente politica, di umiliazione del libero arbitro e di affermazione del potere arbitrario dello Stato. L’obbligo vaccinale surrettizio, o oggettivo per gli ultra cinquantenni, è solo un puro strumento di repressione. Siamo all’imperatore del Belli che manda fuori l’editto “Io son io, e voi non siete un c…”. Un’idea perfetta per chi proviene dalla peggiore scuola comunista, ma ributtante per chi ama la libertà, propria e degli altri.