domenica 16 febbraio 2025

È facile amare qualcun altro, ma amare 
ciò che sei, quella cosa che coincide con te, 
è esattamente come stringere a sé un ferro 
incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero 
supplizio. 

Perciò amare in primo luogo qualcun 
altro è immancabilmente una fuga da tutti noi 
sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. 

Ma alla fine i nodi verranno al pettine: 
non puoi fuggire da te stesso per sempre, 
devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, 
sapere se sei realmente in grado d’amare. 

È questa la domanda 
– sei capace d’amare te stesso? – 
e sarà questa la prova.

Carl Gustav Jung