lunedì 24 febbraio 2025

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Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude quasi invariata (+0,1%). In rialzo Diasorin e le banche | IL VIDEO

di Francesca Gerosa e Rossella Savojardo
13 min
24 febbraio 2025, 07:42 Ultimo aggiornamento: 17:57

A Milano gli istituti di credito bilanciano i flop di Saipem e Prysmian. Seduta incerta per i listini europei che seguono anche l’andamento di Wall Street. Dal voto tedesco nessun impatto sull’obbligazionario: spread Btp/Bund a 108 punti | Ftse Mib future: spunti operativi in diretta per lunedì 24 febbraio | Il calendario macro di oggi | Con la vittoria della Cdu la Germania sceglie la prudenza. Ma per governare non basterà una Grande Coalizione

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Saipem in crescita dopo fusione con Saab C7


  • Ore 15:45 Listini europei sotto la parità dopo l’apertura di Wall Street
  • Ore 14:30 Ftse Mib positivo con le banche. Lo spread scende a 107
  • Ore 13:30 Il Ftse Mib sale con i futures statunitensi positivi. Il Brent rivede la soglia di 74 dollari
  • Ore 11:50 Il Ftse Mib si porta sopra 38.500 con Mps e Nexi. L’inflazione torna a salire in Ue
  • Ore 10:30 Ftse Mib stabile, Saipem vira al ribasso. Euro sotto 1,05 con indice Ifo invariato
  • Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, Saipem in luce. Spread stabile a 108
  • Ore 07:40 Europa vista in rialzo dopo la vittoria di Merz in Germania. Sale l’attesa per i conti di Nvidia

Chiusura piatta per Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,1% a 38.472 punti, in uno scenario contrastato per le borse europee dopo l’esito del voto tedesco. Il trend di giornata è in linea anche con l’andamento incerto di Wall Street, che sembra fallire il rimbalzo dopo il sell-off di venerdì. Nessun impatto dall’esito del voto comunque sui bond governativi dell’Eurozona: lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 108 punti, con i rendimenti dei due titoli decennali fermi rispetto alla precedente chiusura, rispettivamente al 3,55% e al 2,47%. Sul fronte dei cambi l’euro è in lieve rialzo a 1,04, dopo aver toccato in giornata un massimo a 1,0528, sui massimi degli ultimi due mesi circa. A Piazza Affari ben acquistate Diasorin (+2,8%) e le banche: maglia rosa a Mps (+2,8% a 6,608 euro), seguita dalla Popolare di Sondrio (+2,6% a 10,35 euro) e Bper (+2,3% a 6,958 euro). Male Prysmian (-4,5%).

Ore 15:45 Listini europei sotto la parità dopo l’apertura di Wall Street

Lieve rallentamento dei mercati azionari del Vecchio continente dopo l’avvio di Wall Street (+0,2% il Dow Jones, -0,55% il Nasdaq). In Europa il listino migliore resta quella di Francoforte che, dopo il voto tedesco, sale dello 0,5%, con Madrid che cresce dello 0,4% mentre Milano è piatta (-0,17%) anche se sostenuta dalle banche. Si limita a un +0,2% il listino di Londra, mentre Parigi cede lo 0,8% e Amsterdam lo 0,6%. L’euro oscilla sulla parità contro il dollaro a quota 1,046 dopo che il governatore della Banca del Belgio, Pierre Wunsch, in un'intervista al Financial Times si avvicina alla posizione tedesca e afferma che la Bce deve essere pronta a fermarsi nel taglio dei tassi. In questo contesto tiene anche lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni attorno a 108 punte base. Nel settore dell'energia il gas scende del 2,2% poco sopra i 46 euro al megawattora, mentre il petrolio è stabile sui 70,5 dollari al barile.

A Piazza Affari accelerano i gruppi bancari, con Mps che cresce del 3% mentre Mediobanca è più cauta e sale dello 0,9%. Piatta Tim, vendite su Campari che cede due punti percentuali. Saipem è in ribasso del 3% all'indomani dell'annuncio delle nozze con la norvegese Subsea7. Il gruppo norvegese da parte sua guadagna il 3,5% a 187 corone, pari a 16,1 euro, al di sopra dei 15,5 euro che si ottengono calcolando il rapporto del matrimonio di 6,688 azioni Saipem per ogni titolo Subsea7.

Ore 14:30 Ftse Mib positivo con le banche. Lo spread scende a 107

La seduta a Piazza Affari si conferma positiva alle 14:40. L’indice Ftse Mib sale dello 0,37% a 38.563 punti con le banche che bilanciano il flop di Saipem e Prysmian, in calo di quasi il 3%.

La piazza migliore resta Francoforte con un +0,85% con i risultati delle elezioni tedesche in linea con le previsioni, con la vittoria dei cristiano-democratici e di Friedrich Merz. «Ci aspettiamo che la formazione della coalizione sia piuttosto rapida e che il risultato più probabile, se non l'unico, sia una grande coalizione», afferma Kaspar Hense, BlueBay Senior Portfolio Manager, Investment Grade di Rbc BlueBay.

Lo spread Btp/Bund scende a 107,79 punti base. Il ministro della Difesa Pistorius potrebbe mantenere la sua posizione e i socialdemocratici potrebbero persino ottenere il ministero delle Finanze come partner di coalizione. Il ministero dell'Economia andrà alla CDU, molto probabilmente a Linnemann. «In Germania e in Europa verrà eliminata un po' di burocrazia legata alle politiche di sostenibilità e, insieme ai tagli fiscali, ciò contribuirà a far ripartire l'economia dalla recessione», prevede Hense.

La cosa più importante per i mercati obbligazionari rimarranno gli sforzi verso la creazione di un esercito europeo e l’aumento della spesa militare. La CDU ha sostenuto con forza la necessità di sostenere la sicurezza europea come compito principale (insieme al contenimento dell'immigrazione illegale) in vista delle elezioni. «Pensiamo che li vedremo agire a livello europeo su questo fronte. Riteniamo che un esercito europeo molto probabilmente non sarà un progetto dell'Ue, perché l'Ungheria e altri Paesi si opporranno. Ma con una Nato disfunzionale, la necessità di stabilire una propria infrastruttura di sicurezza europea dominerà il discorso politico fino all'estate, si spera con più risultati di quelli che abbiamo visto sotto Scholz», conclude Hense.

Ore 13:30 Il Ftse Mib sale con i futures statunitensi positivi. Il Brent rivede la soglia di 74 dollari

Con i futures statunitensi in netto rialzo (+0,73% quello sul Dow Jones e +0,52% quello sull’S&P500), Francoforte guadagna lo 0,66% dopo che la coalizione CDU/CSU, guidata da Friedrich Merz, ha ottenuto il maggior numero di voti con il 28,5%, seguita dall'AfD con il 20,8%. Scholz e la SPD si fermano al 16,4%. Gli investitori valutano l'impatto politico sulle politiche fiscali e sulla spesa pubblica tedesca.

Londra perde lo 0,28%, Parigi è piatta e Milano sale dello 0,33% a 38.546 punti alle 13:30 con Mps, Popolare di Sondrio, Bper, Diasorin e Pirelli in testa. Fanalino di coda Saipem (-4,18%) dopo l’annuncio dell’integrazione con Subsea7. I prezzi del greggio si stabilizzano (Brent a 74,08 dollari al barile) mentre gli investitori attendono chiarezza sui colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina e valutano la prospettiva di una ripresa delle esportazioni di greggio dal nord dell'Iraq, anche se le tempistiche di ripresa dei flussi attraverso l'oleodotto Iraq-Turchia non sono ancora chiare.

Ore 11:50 Il Ftse Mib si porta sopra 38.500 con Mps e Nexi. L’inflazione torna a salire in Ue

L’indice Ftse Mib di Piazza Affari reagisce e scatta in avanti. Alle 11:50 segna un +0,29% a 38.531 punti con Mps, Nexi, Diasorin e Pirelli che guadagnano oltre due punti percentuali. L’euro resta in calo dello 0,21% a 1,047 dollari con l’inflazione annuale tornata a salire nell'Unione Europea, attestandosi a gennaio (dato finale) al 2,8% rispetto al 2,7% registrato il mese precedente.

Eurostat ha specificato che nell'area euro l'inflazione è salita al 2,5% rispetto al 2,4% di dicembre scorso. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%), Irlanda, Italia e Finlandia (tutti all'1,7%). I tassi annuali più alti in Ungheria (5,7%), Romania (5,3%) e Croazia (5%).

Rispetto a dicembre 2024, l'inflazione annuale è diminuita in otto Stati membri, è rimasta stabile in quattro ed è aumentata in quindici. Il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro è derivato dai servizi (+1,77 punti percentuali), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,45 punti percentuali), energia (+0,18 punti percentuali) e beni industriali non energetici (+0,12 punti percentuali).

Ore 10:30 Ftse Mib stabile, Saipem vira al ribasso. Euro sotto 1,05 con indice Ifo invariato

Piazza Affari resta vicina alla parità (-0,03% a 38.411 punti) con Saipem che si è rimangiata tutto il guadagno dell’avvio e ora perde l’1,16% a 2,295 euro. Guadagnano oltre un punto percentuale, invece, Mps, Nexi, Hera, Inwit, Pirelli, Poste, Diasorin ed Enel. L’euro va sotto 1,05 dollari (-0,22% a 1,047) dopo che la fiducia delle imprese tedesche è inaspettatamente rimasta invariata a febbraio. Secondo il sondaggio dell'istituto Ifo, l'indice del clima aziendale è, infatti, rimasto fermo a 85,2 a febbraio. Gli economisti avevano previsto un aumento a 85,8.

Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, Saipem in luce. Spread stabile a 108

Borse europee caute in avvio di seduta (Dax +1,1%, Cac40 -0,16%, Ftse100 +0,08% e Ftse Mib -0,02% a 38.413 punti) dopo che l'opposizione conservatrice ha vinto le elezioni tedesche, ponendo il suo leader, Friedrich Merz, sulla buona strada per diventare il prossimo cancelliere, mentre l'estrema destra di Alternative für Deutschland è arrivata seconda, ottenendo il suo miglior risultato di sempre.

Merz, 69 anni, non ha precedenti esperienze di governo, ma ha promesso una leadership più incisiva rispetto a quella del socialdemocratico Olaf Scholz. In mancanza di una maggioranza, tuttavia, dovrà cercare alleati per formare un esecutivo. L'esito più probabile, secondo gli osservatori, appare un accordo con i socialdemocratici dell'SPD, che hanno subito la sconfitta più cocente della loro storia, in una riedizione della grande coalizione, sebbene non sia ancora chiaro se servirà anche l'ingresso di un terzo partito. L'esito del voto sembra aver sollevato gli investitori, ma l'euro resta debole, perde lo 0,10% e scivola a 1,048 dollari.

Terzo anniversario dell'invasione russa dell’Ucraina

 

I prezzi del petrolio calano: Wti -0,30% a 70,19 dollari al barile e Brent -0,23% a 73,88 dollari al barile. Nel terzo anniversario dell'invasione russa, Volodymir Zelenskiy riceve la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Zelenskiy ha fatto sapere di essere disposto a rinunciare al suo ruolo se ciò portasse alla pace, aggiungendo che potrebbe scambiare le sue dimissioni con l'ingresso di Kiev nella Nato. Secondo un'esclusiva di Reuters, i negoziatori statunitensi, che continuano a fare pressione per mettere le mani sui minerali critici dell'Ucraina, hanno sollevato la possibilità di tagliare l'accesso, di vitale importanza per il Paese, al sistema satellitare Starlink di Elon Musk.

Intanto i ministri degli Esteri Ue hanno approvato un 16° pacchetto di sanzioni contro la Russia. La settimana scorsa alcuni diplomatici hanno detto che le sanzioni comprenderanno il divieto di importazione di alluminio primario e della vendita di console per videogiochi, oltre all’inserimento di 73 navi della flotta ombra russa in una lista nera. I leader Ue hanno indetto per il 6 marzo un vertice straordinario per discutere della situazione ucraina e del rafforzamento della difesa europea che richiederà probabilmente nuovo debito e un allentamento delle regole di bilancio dell'Unione.

L’offerta sul primario della settimana
 

In questo quadro, si riparte dal 3,55% per il rendimento del Btp 10 anni e dai 108,5 punti base per il differenziale con il Bund. L'offerta da calendario dovrebbe scendere questa settimana a 21 miliardi di euro dai 29,5 della precedente, nei calcoli di Ifr. Sempre possibile l'emergere di operazioni sindacate con gli operatori che ipotizzano in particolare un nuovo 15 anni spagnolo. Possibile anche che si attivi il Belgio, mentre la Germania, si parla da tempo di un nuovo 30 anni, sottolinea ancora Ifr, aspetterà probabilmente che la situazione si stabilizzi dopo il voto. Berlino si attiverà intanto con collocamenti regolari sia martedì: 1,5 miliardi del green Bund agosto 2053 sia mercoledì con 2 miliardi di Bund 2036 e 2038. Sempre mercoledì prenderanno il via le aste di fine mese del Tesoro. Sul piatto 4,25 miliardi di Btp-short e Btpei. Giovedì sarà la volta di 4 miliardi di Bot, mentre venerdì arriverà il medio/lungo, i cui dettagli saranno annunciati in serata. In mattinata, intanto, l'Ue offrirà per massimi 5 miliardi complessivi i suoi titoli con scadenza dicembre 2027 e ottobre 2039.

A Milano rally di Saipem e Poste, debole Eni

Sul listino milanese Saipem corre con un +5% a 2,438 euro dopo il matrimonio transfrontaliero con la norvegese Subsea7: nasce Saipem7, colosso europeo da 20 miliardi di ricavi, un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi e un margine operativo lordo di oltre 2 miliardi. Il nuovo gruppo, che avrà sede legale a Milano e sarà quotato sia a Piazza Affari sia alla Borsa di Oslo avrà 45mila addetti, tra cui 9mila ingegneri.

Per l'operazione gli attuali azionisti di Saipem e Subsea7 disporranno in misura paritetica del capitale del nuovo gruppo. L'operazione prevede il conferimento di 6,688 azioni Saipem per ogni titolo Subsea7 posseduto e ai soci di quest'ultima verrà distribuito un dividendo straordinario di 450 milioni immediatamente prima del perfezionamento. Per Saipem7 sono previste sinergie annuali di circa 300 milioni a partire dal 3/o anno dal terzo anno, a fronte di un costo complessivo dell'integrazione di circa 270 milioni.

Per la nuova società italo-norvegese gli azionisti di riferimento Eni (-0,06% a 13,95 euro) e Cdp Equity hanno espresso il loro forte supporto impegnandosi a votare a favore dell'operazione. In particolare Eni, Cdp Equity e Siem Industries, socio di Subsea7, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che prevede l'impegno a sostenere la fusione e i termini di un patto parasociale che sarà efficace a partire dal perfezionamento. Citi ha confermato il rating buy e il target price a 3,40 euro sul titolo Saipem

Post conti 2024, Tenaris di cui Barclays ha alzato il target price da 48 a 50 dollari (rating overweight) scende dell’1,45% a 18,015 euro, meglio Poste Italiane, in rialzo dell'1,71% a 15,2 euro, di cui sempre Barclays ha alzato il target price da 12,7 a 14 euro (rating equal weight). Poste è pronta a sostenere il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia, dopo che è diventata il secondo azionista di Tim (+0,26% a 0,2719 euro), a seguito dello scambio della propria quota in Nexi (+0,34% a 4,669 euro) con una quota detenuta da Cdp nella società di tlc, come ha detto l'amministratore delegato, Matteo Del Fante.

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Restando nel settore tlc, l'ad del gruppo Fastweb-Vodafone, Walter Renna, ha detto a La Repubblica che vuole intraprendere un dialogo costruttivo con Inwit (+0,21% a 9,47 euro), ereditato dal gruppo britannico, per creare valore per tutti.

Mentre la causa intentata dal gruppo automobilistico Stellantis (+0,24% a 13,52 euro) per 771 milioni di euro contro due produttori di dispositivi di sicurezza è stata archiviata da un tribunale di Londra. La casa automobilistica aveva citato in giudizio Autoliv e Zf/Trw per aver applicato prezzi più elevati a cinture di sicurezza, airbag e volanti. Citi ha confermato il rating neutral e il target price a 13 euro sul titolo Stellantis

Ore 07:40 Europa vista in rialzo dopo la vittoria di Merz in Germania. Sale l’attesa per i conti di Nvidia

Borse europee attese in rialzo (+0,51% il future sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta con l’unione Cdu-Csu guidata da Friedrich Merz che ha vinto le elezioni in Germania con il 28,6% dei voti, secondo i dati definitivi pubblicati dalla Bundeswahlleiterin (la commissione federale elettorale tedesca). L'ultradestra dell'Afd è il secondo partito con il 20,8% delle preferenze, +10,4% rispetto al voto del 2021. Crollo di 9,3 punti per l'Spd del cancelliere  Olaf Scholz, che chiude terzo al 16,4%. Verdi all’11,6%, Linke all’8,8%. Fuori dal parlamento la Bsw di Sahra Wagenknecht, che manca per un soffio la soglia del 5% fermandosi al 4,97%. Stessa sorte per i liberali dell'Fdp, al 4,3%. 

L’Europa deve raggiungere l'indipendenza dagli Usa sulla difesa

Per Merz, «l'assoluta priorità sarà rafforzare l'Europa il più velocemente possibile, in modo che, passo dopo passo, noi riusciamo davvero a raggiungere l'indipendenza dagli Usa» nelle questioni relative alla difesa, ha spiegato il leader della Cdu. «Dopo le dichiarazioni di Donald Trump della settimana scorsa è chiaro che gli americani sono indifferenti al destino dell'Europa», ha aggiunto.

Indice Ifo tedesco sotto la lente

Proprio dalla Germania alle 10 arriva l’indice Ifo (misura la fiducia delle imprese tedesche) a febbraio (precedente: 85,1 punti). Invece, alle 11 è prevista l’inflazione a gennaio finale dell’Eurozona (preliminare: -0,3% m/m, +2,5% anno su anno) e l’inflazione core a gennaio finale (preliminare: +2,7% anno su anno), importante in chiave Bce. Un membro della Banca Centrale Europea, Pierre Wunsch, ha dichiarato che la zona euro rischia di «procedere alla cieca» verso tagli eccessivi dei tassi di interesse e deve essere pronta a fermarsi presto.

Il governatore della banca centrale belga ha affermato di sentirsi «relativamente» in sintonia con l'aspettativa del mercato di tassi al 2% entro la fine dell'anno «con un margine di 50 punti base in più o in meno», ha riferito il Financial Times. Il 30 gennaio la Bce ha ridotto i tassi di 25 punti base al 2,75% e indicato un ulteriore taglio a marzo, poiché le preoccupazioni per la debole crescita economica hanno superato quelle per l'inflazione persistente.

«Non sto chiedendo una pausa ad aprile, ma non dobbiamo procedere alla cieca verso il 2% (dei tassi di interesse) senza rifletterci. Se i dati giustificano un nuovo taglio, lo faremo. Se non lo fanno, potremmo doverci fermare», ha dichiarato Wunsch, sottolineando l'incertezza crescente sul livello adeguato dei tassi di interesse. L’euro sale dello 0,09% a 1,05 dollari.

Il 26 febbraio i conti di Nvidia

C’è forte attesa per i conti di Nvidia, previsti per mercoledì 26 febbraio. Saranno attentamente monitorati per verificare se il trend dell’intelligenza artificiale rimane sostenibile, soprattutto dopo il rilascio di DeepSeek in Cina a gennaio, che ha sollevato dubbi sugli investimenti nell’AI. I media taiwanesi hanno riportato che Nvidia ha ottenuto oltre il 70% della capacità avanzata di packaging dei chip di Tsmc, il più grande fornitore del colosso Usa, per il 2025 grazie alla forte domanda trainata dall’AI. Intanto il gigante dell’e-commerce Alibaba ha annunciato un investimento di circa 380 milioni di yuan (52 miliardi di dollari) nell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni.

A Milano occhio a Saipem, Tenaris Poste, Tim, Inwit e Stellantis

Sul listino milanese attenzione a Saipem dopo il matrimonio transfrontaliero con la norvegese Subsea7: nasce Saipem7, colosso europeo da 20 miliardi di ricavi, un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi e un margine operativo lordo di oltre 2 miliardi. Il nuovo gruppo, che avrà sede legale a Milano e sarà quotato sia a Piazza Affari sia alla Borsa di Oslo avrà 45mila addetti, tra cui 9mila ingegneri.

Per l'operazione gli attuali azionisti di Saipem e Subsea7 disporranno in misura paritetica del capitale del nuovo gruppo. L'operazione prevede il conferimento di 6,688 azioni Saipem per ogni titolo Subsea7 posseduto e ai soci di quest'ultima verrà distribuito un dividendo straordinario di 450 milioni immediatamente prima del perfezionamento. Per Saipem7 sono previste sinergie annuali di circa 300 milioni a partire dal 3/o anno dal terzo anno, a fronte di un costo complessivo dell'integrazione di circa 270 milioni.

Per la nuova società italo-norvegese gli azionisti di riferimento Eni e Cdp Equity hanno espresso il loro forte supporto impegnandosi a votare a favore dell'operazione. In particolare Eni, Cdp Equity e Siem Industries, socio di Subsea7, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che prevede l'impegno a sostenere la fusione e i termini di un patto parasociale che sarà efficace a partire dal perfezionamento. Citi ha confermato il rating buy e il target price a 3,40 euro sul titolo Saipem

Post conti 2024, sono da monitorare Tenaris di cui Barclays ha alzato il target price da 48 a 50 dollari (rating overweight) e Poste Italiane di cui Barclays ha alzato il target price da 12,7 a 14 euro (rating equal weight). Poste è pronta a sostenere il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia, dopo che è diventata il secondo azionista di Tim , a seguito dello scambio della propria quota in Nexi con una quota detenuta da Cdp nella società di tlc, come ha detto l'amministratore delegato, Matteo Del Fante.

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Restando nel settore tlc, l'ad del gruppo Fastweb-Vodafone, Walter Renna, ha detto a La Repubblica che vuole intraprendere un dialogo costruttivo con Inwit, ereditato dal gruppo britannico, per creare valore per tutti.

Mentre la causa intentata dal gruppo automobilistico Stellantis per 771 milioni di euro contro due produttori di dispositivi di sicurezza è stata archiviata da un tribunale di Londra. La casa automobilistica aveva citato in giudizio Autoliv e Zf/Trw per aver applicato prezzi più elevati a cinture di sicurezza, airbag e volanti. Citi ha confermato il rating neutral e il target price a 13 euro sul titolo Stellantis

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