Riflessioni su restrizioni e lockdown:
"Io non sono un genio, ma sono solo una persona mediamente intelligente.
La prima cosa che avrei fatto da Presidente del Consiglio, sarebbe stato chiedere al Cts in base a quali criteri scientifici in periodi di forti restrizioni sanitarie posso restare in fila, in piena sicurezza, un'ora davanti alla Posta o alla cassa di un supermercato, ma non posso recarmi dal parrucchiere in cui si entra su appuntamento uno per volta?
Allo stesso modo avrei chiesto perché il tecnico della lavastoviglie puó recarsi senza pericoli a casa dei clienti per le riparazioni, mentre il parrucchiere di cui sopra non lo puó fare per una normale messa in piega?
E poi perché é più pericoloso entrare in un negozio di abbigliamento per comprare un paio di mutande, che entrare in una tabaccheria per comprare un biglietto gratta e vinci?
Oppure perché facendo una passeggiata nel raggio di 100 metri dalla propria abitazione, magari a Milano incrociando 1000 persone, si corrono meno rischi che prendendo la propria macchina per andare fuori comune, o fuori regione, a fare una passeggiata nei boschi in montagna, o sulla spiaggia al mare in inverno quando ci sono 4 gatti?
Perché la propria casa in cittá é meno pericolosa della seconda casa in campagna, in montagna, o al mare?
Gli avrei anche chiesto perché posso intasare i marciapiedi con un caffè in mano, a 10 metri dal bar, passando 1 ora a discutere di calcio con i miei amici a un metro l'uno dall'altro, ma non posso sedermi e consumare al tavolino dello stesso bar, o in un ristorante, distanziato di un metro e mezzo dal mio prossimo?
Perché posso sedermi un'ora sui sedili alternati nella sala d'aspetto affollata di un CUP ospedaliero per prenotare un'esame, e non posso fare la stessa cosa in un cinema o un teatro peraltro assai meno affollati?
Ecco, quella sarebbe stata la prima cosa che avrei chiesto agli stessi scienziati che hanno consigliato protocolli sanitari in base ai quali il Covid si cura a casa con la tachipirina in passiva attesa di un peggioramento, che quando avviene ha sempre sviluppi drammatici.
Poi, se questi scienziati fossero riusciti a convincermi avrei adottato tutti i provvedimenti che ritenevano necessari, e forse li avrei resi ancora più duri. Non credo peró vi siano spiegazioni scientificamente sostenibili a queste domande.
Come credo non vi siano spiegazioni scientificamente sostenibili all'abbandono dei malati di altre patologie da parte di un sistema sanitario che quel Cts ha reso esclusivamente polarizzato al Covid.
E neppure credo vi siano spiegazioni scientificamente sostenibili alla decisione di sacrificare l'equilibrio psichico di intere generazioni di bambini e ragazzi all'obiettivo di un contenimento del contagio apparso impossibile fin da subito.
Per la cronaca secondo gli studiosi di Stanford:“Il lockdown non serve a niente”.
Una ricerca comparativa, basata su un modello matematico, ha stabilito infatti che la chiusura di attività commerciali, uffici e negozi non produce “alcun effetto benefico evidente e significativo maggiore sulla crescita dei contagi”. Sembra evidente a tutti, tranne a chi fa comodo.
Io peró, non sono il Presidente del Consiglio, ma solo un piccolo italiano mediamente intelligente che continua a ritenere questa psicosi collettiva al pari di una pazzia dilagante per un virus che, al contrario, andava combattuto prima di tutto col buon senso."
Copiato e Incollato.😶