17/03/2025, ore 20.15,
17/03/2025, ore 20.13, seguita Santa Messa in Basilica ... https://www.facebook.com/BasilicaSanGiuseppeSeregno/
17/03/2025, ore 20.12, da https://www.milanofinanza.it/news/oro-i-rischi-aumentano-e-ubs-alza-il-target-per-l-intero-2025-e-il-primo-trimestre-2026-202503171548274488


Oro, i rischi aumentano e Ubs alza il target per l’intero 2025 e il primo trimestre 2026
I prezzi dell'oro consolidano sopra 3.000 dollari l’oncia, soglia superata la settimana scorsa, con l'attenzione rivolta ai dazi di Trump (nessuna esenzione per quelli su acciaio e alluminio) e alla riunione della Fed (attesi tassi di interesse con la prossima sforbiciata a giugno). Ubs aumenta la probabilità di una guerra commerciale prolungata e più ampia al 35%
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Campari, per affrontare i venti di crisi il gruppo degli aperitivi taglia 500 lavoratori
Via 500 lavoratori a livello globale di cui 100 in Italia, inclusi circa 20 dirigenti. Il 4...🌷 Anticipa la primavera e fai fiorire i tuoi investimenti. 🌷
17/03/2025, ore 20.12, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-17-marzo-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202503170738552261


Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in rialzo (+0,9%) sopra i 39 mila punti spinta dalle banche. Vendite su Cucinelli | IL VIDEO
Giornata di guadagni per i listini europei nonostante l’andamento contrastato di Wall Street su cui continuano a pesare i timori di recessione, mentre le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a febbraio sono aumentate meno delle attese. Gli occhi intanto sono puntati sull'Ucraina in attesa della telefonata Trump-Putin di martedì | Ftse Mib future: spunti operativi in diretta per lunedì 17 marzo | Il calendario macro di oggi | Banco Bpm-Anima, Consob dice ok al prospetto. L’opa parte lunedì 17 e si chiuderà il 4 aprile. Ecco cosa devono sapere i risparmiatori
- Ore 15:30 Borse europee in rialzo. Wall Street apre contrastata
- Ore 14:40 Ftse Mib verso 39.000 con Mps e Saipem. Lo spread scende a 111
- Ore 13:30 Il Ftse Mib il migliore in Ue con Mps e Mediobanca. Euro a 1,090 dollari dopo i dati macro Usa
- Ore 11:30 Ftse Mib sopra 38.800 con Mps, Leonardo e Saipem. Spread fermo a 112 dopo taglio stime Ocse sull’Italia
- Ore 10:15 Il Ftse Mib si rafforza con Saipem e Leonardo. L’Istat abbassa le stime sull’inflazione: a febbraio è all'1,6%
- Ore 09:05 Ftse Mib stabile, Saipem svetta. Il rendimento del Btp 10 anni sfiora il 4% nella settimana della Fed
- Ore 07:40 Europa attesa in calo. Riavvicinamento tra Trump e Putin per una pace in Ucraina
Giornata di guadagni per le borse europee che chiudono la prima seduta di settimana in rialzo quasi di un punto percentuale: +0,98% il Ftse Mib, +0,9% il Dax, +0,6% il Ftse 100, +0,6% il Cac 40. Prosegue invece contrastata Wall Street (-0,44% il Nasdaq, +0,11% l’S&P 500 e +0,5% il Dow Jones) su cui continuano a pesare i timori di recessione, mentre le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a febbraio sono aumentate meno delle attese (+0,2% su base mensile e +3,1% su base annua). Gli occhi intanto sono puntati sull'Ucraina in attesa della telefonata Trump-Putin di martedì. A Milano a salire sono soprattutto le banche: balza del 4,25% Mps posizionandosi in cima al listino principale, +2,76% Mediobanca, +1,76% Unicredit, +1,7% Pop Sondrio, +1,67% Bper. Salgono anche Saipem (+3%) ed Eni (+2,76%). Vendite invece per Cucinelli che lascia a terra il 2,6% e Leonardo (-1%).
Ore 15:30 Borse europee in rialzo. Wall Street apre contrastata
Piazza Affari prosegue in rialzo la prima seduta di una settimana durante la quale gli occhi saranno puntati sulle trattative per la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Il Ftse Mib sale in questo momento dello 0,71% a quota 38.928 punti, dopo essersi riportata anche sopra la soglia dei 39 mila punti. Dall’altra parte dell’oceano apre invece contrastata Wall Street dove il Nasdaq scivolano dello 0,17%, mentre il Dow Jones e l’S&P salgono rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%.
Sul listino, piatta Tim, positivi gli energetici principali con Enel ed Eni rispettivamente a +0,32 e +1,62%. Tra i finanziari, Intesa a +0,28%, Unicredit +1,44%, Mps +4,25%, Mediobanca +2,82%, Bpm +0,98%. Contrastati gli industriali: Pirelli -0,51%, Leonardo -0,38%, mentre Stellantis sale dell’1,26% a 11,42 euro per azione in vista dell'audizione del presidente, John Elkann, davanti alle Commissioni Attivita' produttive della Camera e Industria del Senato. Elkann è anche al vertice del Comitato esecutivo ad interim che guida la società in attesa della nomina del nuovo ceo, prevista entro la fine del semestre in corso, dopo le dimissioni di Carlos Tavares.
Ore 14:40 Ftse Mib verso 39.000 con Mps e Saipem. Lo spread scende a 111
Con Wall Street in frazionale rialzo (Nasdaq +0,46%) a Milano l’indice Ftse Mib consolida in territorio positivo (+0,84% a 38.978 punti alle 14:40), sostenuto dal trio Mps (+4,75%), Mediobanca (+3%) e Saipem (+3,24%). Lo spread Btp/Bund scende a 111,48 punti base. Restano in rialzo i prezzi del petrolio (Wti +1% a 67,64 dollari al barile e Brent +1% a 71,32 dollari al barile) mentre gli Stati Uniti hanno effettuato nuove incursioni aeree sullo Yemen, ampliando così la più grande operazione militare Usa in Medio Oriente dall’insediamento del presidente Donald Trump a gennaio. Dureranno fino al momento in cui i ribelli Houthi dichiareranno la fine degli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso.
Ore 13:30 Il Ftse Mib il migliore in Ue con Mps e Mediobanca. Euro a 1,090 dollari dopo i dati macro Usa
Milano è la piazza europea migliore al giro di boa. Grazie a Mps (+4,22%), Mediobanca (+2,99%) e Saipem (+3,15%), l’indice Ftse Mib sale dello 0,54% a quota 38.863 punti alle 13:30. L’euro avanza dello 0,13% a 1,090 dollari dopo che le vendite al dettaglio a febbraio negli Stati Uniti hanno registrato un aumento dello 0,2% mese su mese dal -0,4% precedente. Ma la previsione degli economisti era per un +0,6%.
L’indice Empire Manufacturing a marzo crolla a -20 punti
Mentre l’indice Empire Manufacturing a marzo è crollato a -20 punti dai precedenti 5,7 punti. Gli economisti si aspettavano -1,9 punti. «La paura di una recessione negli Stati Uniti, innescata dalle decisioni economiche di Trump, ha causato un ribasso di azioni e dollaro. A differenza delle aspettative, i rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti stabili. Mentre il mercato del lavoro non mostra segni di debolezza, gli investitori attendono di vedere come la Fed valuterà il rischio di rallentamento», afferma il team di Ebury.
Il mercato dà ormai per scontata una Fed ferma nella riunione di questa settimana con il costo del denaro stabile nella fascia 4,25%-4,5%. «Ma attenzione, perché ciò che davvero conta sarà quello che Jerome Powell deciderà di comunicare», afferma Gabriel Debach, market analyst di eToro. «Gli occhi saranno puntati sulle nuove proiezioni economiche e sul famoso dot plot, il grafico che traccia la possibile evoluzione dei tassi nei prossimi mesi. Il mercato vuole capire se il rallentamento dell’inflazione sarà sufficiente a confermare le attese di due possibili tagli entro fine anno e se ci saranno segnali concreti sul futuro del Quantitative Tightening. La Fed potrebbe anche restare ferma, ma saranno le parole di Powell a muovere davvero i mercati».
Ore 11:30 Ftse Mib sopra 38.800 con Mps, Leonardo e Saipem. Spread fermo a 112 dopo taglio stime Ocse sull’Italia
Nonostante i futures statunitensi negativi (-0,39% quello sul Dow Jones e -0,37% quello sull’S&P500), i mercati azionari europei consolidano al rialzo, anche Milano (+0,40% a 38.810 punti) grazie alla volata di Mps, Leonardo e Saipem.
L’Ocse taglia le stime di crescita dell’Italia, l’Ifo della Germania
Lo spread Btp/Bund resta a ridosso di quota 112 a 112,9 punti base con il rendimento del Bund 10 anni in calo al 2,82% e quello del Btp 10 anni al 3,87% dopo che l’Ocse ha rivisto al ribasso le stime di crescita economica per l’Italia: ora nel 2025 si aspetta un +0,7% del pil a cui dovrebbe seguire un +0,9% nel 2026. In pratica 0,2 e 0,3 punti percentuali più bassi rispetto alle stime dello scorso dicembre. Anche le stime sull'inflazione sono state riviste al ribasso all'1,7% nel 2025 e all'1,9% nel 2026.
- Leggi anche: Dazi e guerra commerciale pesano su crescita e inflazione: l’Ocse rivede al ribasso le stime su Usa e Eurozona
L'istituto tedesco Ifo ha tagliato le previsioni di crescita della Germania di quest’anno dallo 0,4% allo 0,2%, citando una debole fiducia dei consumatori e una scarsa propensione delle imprese a investire. L'Ifo si aspetta un miglioramento per il 2026, quando ha stimato una crescita dello 0,8%.
Ore 10:15 Il Ftse Mib si rafforza con Saipem e Leonardo. L’Istat abbassa le stime sull’inflazione: a febbraio è all'1,6%
L’indice Ftse Mib si rafforza (+0,28% a 38.762 punti alle 10:15) con Iveco, Leonardo, Tim e Terna che guadagnano un punto percentuale e Saipem che resta in testa con un +3%. Lo spread Btp/Bund è stabile a quota 113,18 punti base dopo che a febbraio l'inflazione è aumentata in Italia dello 0,2% rispetto a gennaio 2025 e dell’1,6% rispetto a febbraio 2024 (da +1,5% del mese precedente); la stima preliminare dell’Istat era +1,7%. Un’accelerazione che, in termini di spesa e considerala la totalità dei consumi di una famiglia, equivale a un aggravio pari in media a +526 euro annui per la famiglia tipo, +716 euro per un nucleo con due figli, secondo la stima del Codacons che ha commentato i dati definitivi diffusi dall’Istat. A febbraio ancora una volta a incidere sull’indice nazionale dei prezzi sono state le tensioni sull’energia, con i beni regolamentati saliti del +31,4% su anno. In aumento anche i listini al dettaglio dei prodotti alimentari e bevande analcoliche: +2,4% su base annua.
Ore 09:05 Ftse Mib stabile, Saipem svetta. Il rendimento del Btp 10 anni sfiora il 4% nella settimana della Fed
Borse europee caute in avvio di seduta. Il Dax sale solo dello 0,15%, il Cac40 scende dello 0,09%, il Ftse100 segna un +0,08% e il Ftse Mib è stabile a quota 38.655 punti mentre si apre una settimana densa di appuntamenti per i mercati, scossi dai dazi di Trump e dall’impatto che potrebbero avere sull’economia globale, anche su quella Usa (il segretario di Stato Usa Bessent ha avvertito: non ci sono garanzie che non ci sarà una recessione).
Focus sul bazooka della Germania
Gli investitori guardando anche all’aumento di carta per finanziare il riarmo in Europa che ha fatto schizzare i rendimenti del Bund a 10 anni al 2,85%. Gli analisti di Rbc Capital Market lo proiettano a fine anno al 3,25%. Un voto sul provvedimento in Germania, che prevede un fondo da 500 miliardi per le infrastrutture e l'esenzione per le spese destinate alla difesa oltre l'1% del pil, è atteso il 18 febbraio al Bundestag. Conservatori e socialdemocratici dovrebbero ottenere di stretta misura la maggioranza dei due terzi necessaria a far passare la riforma, grazie al determinante appoggio dei verdi.
- Leggi anche: Costruzioni in rally: le azioni che guadagnano di più con il maxi fondo per le infrastrutture della Germania
Fed: attesi tassi fermi
Il rendimento del Btp 10 anni scende di poco al 3,93% con lo spread con il Bund a 113 punti base in attesa dell’esito della riunione della Fed, mercoledì 19 marzo. L'ultimo sondaggio Reuters ha riscontrato la quasi unanimità tra gli economisti sul rischio di recessione a breve termine negli Stati Uniti, mentre alcuni tra i principali previsori affermano che il rallentamento della crescita potrebbe essere accompagnato da un ulteriore aumento dei prezzi. L'insieme di questi due fattori pone la Fed in una posizione molto scomoda. Si prevede che mercoledì l'istituto rimanga fermo, ma nei prossimi nove mesi dovrebbe tagliare i tassi di tre quarti di punto percentuale. Il Senato americano, intanto, ha approvato venerdì 14 marzo una legge di spesa provvisoria, evitando lo shutdown parziale del governo Usa.
A Milano svetta Saipem, bene le banche e Prysmian
Sul listino milanese Stellantis che intende spostare la produzione delle vetture del marchio Maserati in una delle sue fabbriche più sottoutilizzate, da Torino a Modena, mentre il presidente, John Elkann, continua a impegnarsi per riparare i rapporti con il governo italiano, segna un +0,51% a 11,33 euro.
- Leggi anche: Stellantis e il settore auto ancora in crisi in Italia: a gennaio ne sono state prodotte soltanto 10.800 (-63%)
In un incontro con i sindacati e i rappresentanti dell'industria automobilistica, il ministro dell'Industria, Adolfo Urso, ha dichiarato che il governo metterà a disposizione 2,5 miliardi di euro, su tre anni, per sostenere la componentistica dell'auto. In un'intervista a Il Messaggero, Urso ha detto che a giugno il governo presenterà un documento di strategia industriale per indirizzare il Paese verso forme di collaborazione tra il settore auto e quello della difesa e dell'aerospazio.Invece Ferrari visto che gli acquirenti di Rosse sono sempre più giovani: il 40% dei nuovi clienti ha meno di 40 anni. L’azione perde lo 0,80% e scivola a 409,1 euro.
Inizia l'opa volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Anima (-0,07% a 6,97 euro) promossa da Banco Bpm (+0,62% a 10 euro); termina il 4 aprile. Banco Bpm ritiene che una partecipazione del 45% più una azione del capitale, sebbene non sufficiente ad approvare una fusione, gli consentirebbe comunque di perseguire i propri piani di integrazione e di strategie industriali, come emerge dal documento di offerta pubblicato dopo il via libera della Consob.
- Leggi anche: Banco Bpm-Anima, Consob dice ok al prospetto. L’opa parte lunedì 17 e si chiuderà il 4 aprile. Ecco cosa devono sapere i risparmiatori
Tra le altre banche occhio a Banca Ifis (+0,28% a 21,74 euro) che ha comunicato che il governo italiano ha deciso di non esercitare il golden power in relazione all'operazione di concentrazione con Illimity (+0,97% a 3,54 euro). La settimana scorsa Banca Ifis ha ottenuto il via libera all'opas dall'Antitrust.
Leggi anche:
- Opas Banca Ifis-illimity: via libera del governo sul golden power
- Banca Ifis, via libera dell'Antitrust all'opas su illimity
Invece, è in dirittura d'arrivo una nuova commessa da parte di Airbus, già cliente della divisione per la fornitura di componenti per i modelli A321 e A220 per la divisione aerostrutture di Leonardo (+0,72% a 47,5 euro). Il gruppo francese sta definendo un ordine relativo a componenti dell'A220 che verranno prodotte negli stabilimenti di Nola e Pomigliano.
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E se Diasorin (+0,38% a 95,8 euro) ha chiuso il 2024 con utile netto adjusted di 236 milioni di euro, in crescita del 5% sul 2023, e quest'anno vede una crescita a doppia cifra negli Usa, come ha detto il ceo Carlo Rosa, aggiungendo che la Cina non è più strategica per la società di diagnostica, il vicepresidente del consiglio di sorveglianza di Stm (+0,53% a 22,73 euro), Maurizio Tamagnini, designato da Cdp che detiene il 27,5% dell'azienda, ha espresso la sua disponibilità a rimettere il suo incarico, come espressione del disappunto del Mef riguardo la gestione dell'ad, Jean Marc Chery.
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- Stm, il ceo Jean-Marc Chery verso l’addio? Ecco perché il Mef vorrebbe cambiare i vertici della società di semiconduttori
Quanto a Mfe (+0,36% a 3,38 euro) il consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 si è riunito domenica per discutere di un potenziale accordo che potrebbe portare la società di private equity statunitense General Atlantic a detenere una partecipazione di minoranza nell'emittente tedesca, hanno dichiarato a Reuters due fonti vicine alla questione. Mfe è il principale azionista di ProSieben con una quota di quasi il 30%.
- Leggi anche: Mfe, la tedesca Prosiebensat lima il rosso a 122 milioni. A Cologno un dividendo di 3 milioni
Inoltre, su Saipem (+2,66% a 2,121 euro) è intervenuto Jefferies alzando il target price da 3,50 a 3,70 euro e confermando il rating buy e su Prysmian (+0,91% a 57,36 euro), in vista del Capital Market Day del 26 marzo, Citi abbassando il target price da 73 a 69 euro (rating buy). Mentre Berenberg ha alzato il target price su Brunello Cucinelli (-1,36% a 109,1 euro) da 120 a 125 euro (rating buy). Infine, inizia l’opa obbligatoria promossa da Gewiss su Beghelli (+0,30% a 0,383 euro), termina il 4 aprile.
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Ore 07:40 Europa attesa in calo. Riavvicinamento tra Trump e Putin per una pace in Ucraina
Borse europee attese in leggero (-0,13% il future sull’Eurostoxx50) con i futures statunitensi negativi (-0,56% quello sul Dow Jones e -0,70% quello sull’S&P500) con le preoccupazioni persistenti per la guerra commerciale guidata dagli Stati Uniti e l’impatto che potrebbe avere sull’economia s stelle e strisce tanto che il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, in un'intervista alla NBC, ha detto che non ci sono garanzie che non ci sarà una recessione negli Stati Uniti. Il tutto mentre ci sono segnali di pace in Ucraina. Il presidente americano, Donald Trump, ha detto che ha intenzione di parlare con il suo omologo russo, Vladimir Putin, martedì 18 marzo e discutere della fine della guerra. «Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra. Forse ci riusciremo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità», ha detto Trump ai giornalisti sull'Air Force One durante un volo di ritorno dalla Florida a Washington. Ma il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko Russia, ha voluto chiarire che chiederà garanzie «di ferro» come parte di qualsiasi accordo di pace con Kiev, tra cui la certezza che l'Ucraina non entrerà nella Nato.
Pochi i dati macro della giornata
L’euro sale dello 0,17% a 1,088 dollari in attesa alle 10 dell’indice dei prezzi al consumo a febbraio finale dell’Italia (preliminare 0,1%), alle 13:30 delle vendite al dettaglio a febbraio degli Stati Uniti (precedente -0,4%) e dell’indice Empire Manufacturing a marzo (precedente 5,7 punti) e alle 15 delle scorte delle imprese a gennaio (precedente -0,2%) e dell’indice Nahb a marzo (precedente 42 punti).
Petrolio in rialzo: effetto Cina e Yemen
Il petrolio sale per il secondo giorno consecutivo dopo che il principale importatore, la Cina, ha annunciato misure per rilanciare i consumi, e gli Stati Uniti hanno ordinato nuovi attacchi contro gli Houthi in Yemen. Il Brent è salito sopra la soglia psicologica di 71 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate sopra 67 dollari al barile. I ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran hanno rivendicato la responsabilità di un secondo attacco a un gruppo di portaerei americane, definendolo una rappresaglia per i raid degli Stati Uniti.
- Leggi anche: Cina, il governo presenta il piano per stimolare i consumi interni «in maniera vigorosa». I punti salienti
Gli attacchi militari statunitensi contro i militanti Houthi in Yemen saranno «implacabili» fino a quando il gruppo non smetterà di colpire navi civili e militari nel Mar Rosso, ha dichiarato domenica il capo del Pentagono, Pete Hegseth. Tuttavia, il greggio è sceso di oltre 10 dollari al barile rispetto al massimo di gennaio a causa dell’escalation della guerra commerciale di Trump, della decisione dell’Opec+ di aumentare l’offerta e della possibile fine della guerra in Ucraina, fattori che pesano sui prezzi.
A Milano occhio a Stellantis, Ferrari, Banco Bpm, Anima, Stm, Leonardo, Mfe, Saipem, Prysmain, DiaSorin e Beghelli
Sul listino milanese attenzione a Stellantis che intende spostare la produzione delle vetture del marchio Maserati in una delle sue fabbriche più sottoutilizzate, da Torino a Modena, mentre il presidente, John Elkann, continua a impegnarsi per riparare i rapporti con il governo italiano.
- Leggi anche: Stellantis e il settore auto ancora in crisi in Italia: a gennaio ne sono state prodotte soltanto 10.800 (-63%)
In un incontro con i sindacati e i rappresentanti dell'industria automobilistica, il ministro dell'Industria, Adolfo Urso, ha dichiarato che il governo metterà a disposizione 2,5 miliardi di euro, su tre anni, per sostenere la componentistica dell'auto. In un'intervista a Il Messaggero, Urso ha detto che a giugno il governo presenterà un documento di strategia industriale per indirizzare il Paese verso forme di collaborazione tra il settore auto e quello della difesa e dell'aerospazio. Occhio anche a Ferrari visto che gli acquirenti di Rosse sono sempre più giovani: il 40% dei nuovi clienti ha meno di 40 anni.
Inizia l'opa volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Anima promossa da Banco Bpm; termina il 4 aprile. Banco Bpm ritiene che una partecipazione del 45% più una azione del capitale, sebbene non sufficiente ad approvare una fusione, gli consentirebbe comunque di perseguire i propri piani di integrazione e di strategie industriali, come emerge dal documento di offerta pubblicato dopo il via libera della Consob.
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(riproduzione riservata)
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